PIANO DEL COLORE
VARAZZE
PIANO DEL COLORE BOERO PER VARAZZE (SV)
PIANO DEL COLORE BOERO PER VARAZZE: BOERO PROTAGONISTA DEL RECUPERO DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI STORICI
Un porto turistico bianco di scafi sullo sfondo di montagne di rocce e pini marittimi: osservando Varazze dall’Aurelia si capisce perché i Romani la chiamassero ad Navalia. L’ambito scelto per il piano colore Boero per Varazze, che comprende il nucleo abitato più antico della località ligure, è delimitato da via Torino a sud, Piazza 24 Maggio e la rampa che la collega alla stazione ferroviaria ad ovest, via Montanaro a nord e infine via Celso e via alla Chiesa di S. Nazario ad est.
Sono stati rilevati per il piano colore Boero per Varazze:
- i valori cromatici di tutte le partiture facenti parte l’edificio, dalle tinte di facciata agli infissi;
- lo stato di conservazione e le tipologie di degrado.
Il progetto colore è completato da un breve testo di norme e da un manuale per gli interventi che servono da guida per gli operatori e per gli uffici comunali che utilizzeranno questo strumento.
Nel tratto di costa dove si trova Varazze venivano costruiti scafi di imbarcazioni già in epoca romana soprattutto per uso militare. La presenza del clero Ambrosiano dal 569 contribuisce a dare un primo impulso all’attività locale. Ne sono testimonianza le due chiese maggiori, Sant’Ambrogio e San Nazario risalenti al XII secolo. Nel 1343 nasce la Podesteria di Varazze, Celle e Albisola, Vicariato della Riviera di Ponente, voluta dalla Repubblica di Genova, con Varazze capoluogo. I varazzesi erano considerati a tutti gli effetti cittadini genovesi in tal modo furono chiamati a partecipare alle spedizioni navali. L’amministrazione e la giustizia erano rette da un vicario genovese.